A sostegno di Pingram

Gennaro Varriale (@ironico su Twitter) è un programmatore napoletano.
Uno di quelli bravi, che sa unire alla dimestichezza “tecnica” tanta passione, umiltà e creatività.

Partendo dalla sua passione per la fotografia e per Instagram, un bel weekend di inizio marzo si mette a scrivere e realizza Pingram, un valido mash-up, il primo, tra Pinterest e Instagram.
La cosa non passa inosservata, in particolare all’estero, e fioccano immediatamente articoli, post e interviste.
Questa ventata di notorietà porta Gennaro a migliorare con nuove funzioni e rilasci il suo progetto.
Da persona realista e concreta quale è, non si illude certamente di potersi affidare in toto a questa nuova idea per campare: “vediamo cosa ne viene”, mi dice e va avanti con il suo lavoro di programmatore ritagliando tempo per la sua nuova creatura.
Poi un articolo su Wired.com porta alla ribalta l’appena nato Pinstagram.
Leggendo l’articolo le somiglianze sono davvero tante, anche nel “racconto” della sua nascita.
Peccato che la struttura sia davvero molto simile, troppo.
Peccato che uno dei due fondatori risulti tra i primi utenti di Pingram, come si vede benissimo in questa immagine.
Peccato perché pochi in Italia avevano notato Pingram, mentre l’articolo di Wired USA è stato ovviamente ripreso dai più.
Peccato che davanti all’accusa di non originalità molti ritengano Pinstagram più efficace nel front end ma non si interroghino sul “costo” risparmiato nello sviluppo e “re-investito” sulla UI (che comunque Pingram deve e può migliorare per competere al meglio).
Peccato che nonostante molti si stiano prodigando a richiamare twit star italiane del mondo dei media e della tecnologia e importanti testate (tra cui Wired e Wired Italia) ancora pochi, pochissimi si sono spesi a riconoscere il primato di questa idea italiana (a tal proposito seguite  la campagna twitter #supportpingram).
Ancora una volta dobbiamo rilevare come in Italia si sia ancora lontani dal saper valorizzare e sostenere davvero iniziative valide come Pingram.
Forza Gennaro!