Dopo Latitude, Google continua a spingere sul terreno del mobile. Questa volta non si tratta di mappe, ma di Book Search, il servizio che mette a disposizione miliardi di libri scannerizzati da Big G insieme centinaia di partner in tutto il mondo.
Google ha annunciato una versione ottimizzata per i dispositivi mobili del servizio. Digitando questo indirizzo http://books.google.com/m nel proprio browser mobile si può accedere a circa 1,5 milioni di opere e leggerle direttamente dal cellulare (per ora è compatibile solo con iPhone e gli smartphone Android).
In questa versione mobile si è preferito mettere a disposizione le opere direttamente in formato testo (piuttosto che come immagini, come avviene sulla versione web): può capitare che la trascrizione sia imperfetta in alcuni punti, ma in cambio si guadagna molto in leggibilità.
In realtà, questo annuncio riguarda solo in minima parte i lettori italiani. Il catalogo di libri consultabili integralmente nella nostra lingua è davvero ridotto: a differenza degli Stati Uniti (dove si possono trovare tutti i classici dell’Ottocento e migliaia di saggi), pochissime istituzioni nostrane hanno messo a disposizione le opere di pubblico dominio. Lo stesso discorso vale per le case editrici: si contano sulle dita di una mano quelle che propongono i propri cataloghi su Google Book ed in ogni caso si trova solo un’anteprima limitata per poi procedere all’acquisto del libro analogico sui vari siti di e-commerce.
C’è già chi prospetta battaglie Google vs. Amazon per il predominio nell’editoria digitale. Ma per ora non c’è partita: stravince Amazon, anche perché la lettura su cellulare non è proprio comodissima. Anzi, per le sue dimensioni ridotte, il display di un telefonino esaspera ancora di più le difficoltà di lettura proprie degli schermi dei computer. Se avete mai provato a leggere un romanzo su iPhone con i tanti applicativi per ebook disponibili, ve ne sarete presto resi conto: meglio la carta!
Per ora, il destino dei libri elettronici resta strettamente legato a quello degli schermi con inchiostro elettronico (e-ink), che garantiscono un’ottima leggibilità, per molti aspetti anche migliore di quella su carta. E questo spiega anche il successo di Kindle di Amazon (di cui presto dovrebbe arrivare la versione 2.0).
[Fonte: NDT Lazio]