Gazzetta Ufficiale online smemorata ed inaccessibile

Scandoloso il cambio di gestione della Gazzetta Ufficiale: la Gu diventa inaccessibile per il cittadino comune.

Per consultare la Gazzetta Ufficiale un tempo (non lontano) il cittadino comune andava nelle numerose biblioteche comunali o se era più fortunato (come localizzazione geografica) poteva accedere – sempre gratuitamente – ad una delle biblioteche nazionali, universitarie o del CNR dislocate nel territorio nazionale.

Poi è arrivata la crisi che si è fatta sentire pesantemente anche nel settore della gestione delle biblioteche pubbliche, che comunque continuano a rimanere un punto di accesso importante e gratuito alla cultura. In molte biblioteche pubbliche si poteva accedere agli archivi cartacei delle Gazzette Ufficiali che sono una fonte primaria normativa importante in quanto vi sono pubblicate le leggi delo Stato italiano. Qualche mese addietro un amico mi confidò (abito in Toscana) che il Comune di Firenze ha preferito mandare al macero una collezione delle Gazzette Ufficiali della prestigiosa Biblioteca de La Certosa in quanto sarebbe costato di più gestire la sua ricoloccazione… ingenuamente lo rincuorari dicendogli: “Vedrai che con l’avvento del digitale tutte le GU saranno accessibili tramite Internet…” e come mi sbagliavo!

Dal sito stesso della Gazzetta Ufficiale Italiana si apprende che dal primo gennaio 2009 cessa la diffusione della versione cartacea mentre “a partire dalla stessa data è fruibile gratuitamente per 60 giorni la Gazzetta Ufficiale online” anche se “ricordiamo che l’unico testo definitivo è quello pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale a mezzo stampa, che prevale in casi di discordanza” (!?!).

Il passaggio quindi dal cartaceo al digitale – per come è stato attuato – significa la fine della gratuità di accesso ad una fonte di informazione importantissima per i cittadini; non solo, non viene fornita nessuna informazione sui meccanismi di conservazione digitale e soprattutto non vi è dichiarato il rispetto della normativa italiana sull’accessibilità.

Solo in Italia riusciamo ad applicare le tecnologie digitali per restringere l’accesso all’informazione invece che ampliarlo?

[Fonte: Scacco al web]