Nel corso della sua recente Google I/O Developer Conference di San Francisco, Google ha presentato nuovi strumenti e versioni migliorate di applicazioni esistenti create per rendere i siti web accessibili alle persone con disabilità, tutte disponibili all’interno del Chrome Web Store.
Secondo Rachel Shearer, ingegnere del software presso Google, ci sono più utenti parzialmente vedenti negli Stati Uniti degli utenti totali presenti in Canada.
“Molte applicazioni web non sono inaccessibili”, afferma Shearer “, ma errori banali possono causare grossi problemi per gli utenti.”
Un esempio titpico è quello della mancanza di etichette associate ai campi di immissione dei moduli.
Gli strumenti di test attualmente disponibili hanno tutti dei difetti, quindi Google ha deciso di raccogliere insieme una serie di strumenti (Accessibility Developer Tools) di supporto all’accessibilità per il suo browser Chrome.
L’applicazione è disponibile sotto licenza open source e richiede la versione 21.0.137.1 o successive del browser (a breve disponibile in Italia) e aggiunge una sidebar alla finestra del browser che mostra gli elementi della pagina che violano una o più regole di accessibilità.
ChromeVox è uno screen reader opensource realizzato come estensione di Chrome che utilizza il text-to-speech (TTS) per sincronizzare l’audio con quello che viene visualizzato sullo schermo.
Per evitare complicazioni ai visitatori che utilizzano abitualmente la sintesi vocale, le API di ChromeVox consentono di indicare quanto un singolo elemento all’interno della pagina web sia importante per gli screen reader, evitando così la lettura di parti poco significative o già facilmente riconoscibili dall’utente.
E’ comunque possibile impostare il livello di dettaglio per l’output utilizzando i tasti di scelta rapida.
Daltonize!, è un’estensione per utenti daltonici che permette loro di modificare il modo in cui vengono visualizzati le pagine web.
Gli sviluppatori, invece, possono simulare gli effetti del daltonismo.