E se il caricabatteria, invece di portarlo sempre in borsa, lo trovassimo direttamente inserito nel muro?
A casa, in hotel, in treno, al bar, ovunque.
È l’idea – trasformata in brevetto – di due ragazzi di Domodossola, entrambi classe 1987, studenti a Pavia all’ultimo anno di università: Massimo Garzulino e Danilo Spanò.
Nel 2009 l’Unione Europea ha chiesto ai produttori di creare un unico caricabatteria per tutte le marche di cellulari (le principali case produttrici si stanno lentamente muovendo), così è nata l’idea di inserire il caricatore nel muro.
“Il dispositivo è dotato di temporizzatore, in modo tale da permettere anche di risparmiare energia una volta che il dispositivo collegato è completamente carico.
Per realizzare il brevetto i due ragazzi hanno dovuto faticare parecchio per superare gli ostacoli imposti dalla burocrazia italiana e l’iniziale scetticismo delle aziende di domotica alle quali veniva presentato il progetto.
Hanno fondato una società e stanno cercando contatti anche all’estero per avviare la produzione in larga scala.
L’idea è ottima, quindi ci auguriamo che possa diventare realtà quanto prima.
[Fonte: Wired.it]