Wi-Fi: il decreto Pisanu sta per cadere

La proposta di legge per abolire l’articolo 7 del decreto Pisanu c’è.
La maggioranza alla Camera per approvarla anche. 
Ieri a Montecitorio si è aperta ufficialmente la discussione per liberare il wi-fi dal vincolo dell’identificazione, imposto dal decreto Pisanu nell 2005. L’iniziativa è della rutelliana Linda Lanzilotta, dal responsabile Comunicazione del Partito Democratico Paolo Gentiloni e dall’esponente di Futuro e Libertà Luca Barbareschi, e propende per l’abrogazione totale di quanto previsto dall’articolo 7. 

L’auspicio dei tre è dunque quello di mettere i gestori di esercizi pubblici in condizione di fornire una copertura senza fili senza dover chiedere il documento d’identità a chiunque voglia sfruttarla. La misura restrittiva si deve a un’iniziativa dell’allora ministro dell’Interno Beppe Pisanu, che dopo gli attentati di Londra ha ritenuto necessario controllare gli accessi alla rete laddove non fossero riconducibili a un’unità abitativa regolarmente registrata.
La legge Pisanu viene approvata ogni anno nel calderone delle Milleproroghe e la discussione iniziata appena iniziata prova a smuovere le acque prima della quinta conferma.
In passato, infatti, ci sono già state proposte bipartisan, come la Cassinelli-Concia, in direzione di una semplificazione dell’indentificazione risoltesi in un nulla di fatto. 
La presa di posizione odierna vuole riportare l’attenzione del Governo sulla questione per far sì che si sblocchi in un modo o nell’altro.
Un modo potrebbe essere, appunto, la cancellazione definitiva della regola. 
Un altro il passaggio a un sistema di identificazione non cartaceo, come proposto a suo tempo da Concia e Cassinelli e come caldeggiato dal ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione Renato Brunetta. Dalla parte della Pisanu alcune voci del ministero degli Interni, ha dichiarato Gentiloni, precisando che persino alcuni vertici della polizia contattati in via informale hanno definito la legge del tutto inutile. 
Si è invece espresso a favore dell’identificazione dell’utente, e quindi contro l’abrogazione, ma non necessariamente contro una semplificazione dell’identificazione, l’amministratore delegato di Telecom Italia Franco Bernabè.
[Fonte: Wired.it]