L’Associazione Italiana Internet Provider ha depositato ricorso straordinario presso il Presidente della Repubblica contro l’Autorità delle Comunicazioni e Telecom Italia avverso una delibera fortemente penalizzante per i prezzi al pubblico di Internet.
Sono le prime righe di un comunicato stampa diffuso dall’AIIP, secondo cui i prezzi all’ingrosso dei servizi a larga banda praticati da Telecom Italia ed approvati dall’Autorità per il 2008 sono eccessivi e non orientati ai costi come prescritto dalle norme, in quanto basati su stime della banda anziché su misurazioni effettive, come, del resto, affermato da Agcom stessa.
Secondo l’associazione che riunisce gli ISP italiani, le misure reali della banda potrebbero dimostrare una differenza di un fattore 10 rispetto alle stime e ciò si tradurrebbe in un prezzo all’ingrosso pari a meno della metà di quanto approvato. Inoltre, sostiene AIIP, i prezzi unitari approvati sarebbero assai superiori ai reali costi in quanto determinati sulla base della contabilità del 2006 (ossia, sui costi di Telecom nel 2006).
Nonostante un vero e proprio crollo dei prezzi degli apparati e aumento della performance, prosegue l’associazione, i prezzi bitstream all’ingrosso della rete su cui è basata la TV via cavo di Telecom Italia (IPTV) rimangono inspiegabilmente elevati, ad un livello tale da non consentire a nessun operatore, a meno di ingenti perdite economiche, di utilizzare l’offerta wholesale Bitstream per proporre al pubblico un’offerta alternativa di TV via cavo.
[Fonte: Webmaster Point]