Messa alla prova la distribuzione Linux progettata per recuperare e rigenerare computer obsoleti.
Linux fa sempre più rima con Ubuntu ed anche se Canonical ha pensato bene di realizzare un prodotto light specifico per netbook e computer leggeri sicuramente Puppy Linux è una soluzione molto più performante per chi ha interesse a riciclare un vecchio computer.
Un vecchio computer reso di nuovo funzionante con software base, ma per gli usi più disparati (grafica, internet, comunicazione, ufficio, ecc.) può risultare utile come macchina da battaglia per navigare o far navigare qualche ospite, come pc didattico per scuole che non si possono permettere hardware e software costosi, per far iniziare a prendere confidenza i più piccoli senza legarli fin da subito ad una marca…
Indipendentemente dallo scopo che sta dietro la rigenerazione di un vecchio computer è provato che scaricare, masterizzare ed installare Puppy su un vecchio computer è un’operazione (quasi) da ragazzi.
Puppy si presenta con un corredo software ampio e con un gestore di installazioni pacchetti facile ed intuitivo che permette di installare ed usare anche su macchine vecchie programmi abbastanza ingombranti (ad esempio Gimp oppure Open Office) che non appaiono di default nella installazione base di sistema.
Se la sua leggerezza è la caratteristica principale, la portabilità di Puppy è un’opportunità che questo sistema Linux leggero mette a disposizione di chi spesso si trova a lavorare in mobilità.
E’ possibile infatti installarlo anche su pen disk (ovvero memoria flash usb) ed avere così un sistema Linux vero e proprio portabile dove è possibile salvare le configurazioni dei programmi usati ed i dati (crittabili: privacy docet!) in lavorazione.
Libero (gratis), leggero, portabile, funzionale: ecco un esempio concreto di un’applicazione Linux realmente utile per chiunque!
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