Molte aziende hanno preferito attivare un dominio PEC aziendale, anziché un indirizzo direttamente attribuibile a uno dei gestori autorizzati.
In pratica, anziché attivare il classico indirizzo nomeazienda@pec.it o uno degli altri formati messi a disposizione dei gestori accreditati (l’elenco si trova all’indirizzo http://www.digitpa.gov.it/pec_elenco_gestori) sono stati attivati, sempre dagli stessi gestori, indirizzi riconducibili ai domini aziendali del tipo email@pec.dominio.it.
La Camera di Commercio – CCIAA, nel momento della comunicazione dell’indirizzo email@pec.dominio.it comunica che questo tipo di indirizzo non è certificato, in quanto non corrispondente a uno dei domini dei gestori autorizzati, mentre invece proprio questi gestori hanno concesso ai singoli clienti la pec del tipo email@pec.dominio.it.
Questa inadempienza, quindi, potrebbe essere riconducibile ai gestori che non hanno comunicato l’elenco dei domini certificati, ma anche la CCIAA ha delle responsabilità per non aver chiarito rapidamente la situazione.
Finalmente è stata fatta maggiore chiarezza attraverso un comunicato ufficiale, diramato anche dai soggetti attuatori della PEC, in cui si legge che “pur non avendo prorogato i termini per la presentazione delle caselle PEC da parte delle imprese, con una circolare il ministero dello Sviluppo economico (la 224402 del 25 novembre) invita le Camere di commercio a non applicare la sanzione da 103 a 1.032 euro prevista per le societ che non comunicano il proprio indirizzo di posta elettronica certificata al Registro imprese entro la scadenza di martedì 29 novembre.”
Ciò significa che il termine ultimo per creare le proprie caselle posta certificata è fissato al 31 dicembre 2011, “al fine di non incorrere nell’applicazione delle sanzioni, sospese solo temporaneamente.”