Google ha compiuto un passo decisivo verso il mercato della produzione di dispositivi mobili con l’acquisizione di uno dei colossi del settore: Motorola.
L’operazione, costata più di 12 miliardi di dollari, fa pensare all’intenzione da parte di Google, di opporsi a Apple e Microsoft, che nelle ultime settimane hanno cercato di mettere i bastoni fra le ruote all’azienda di Mountain View, agendo soprattutto a livello legale.
Oltre alla considerevole esperienza maturata negli anni da Motorola, Google acquisisce anche svariati brevetti relativi al settore della telefonia mobile, oggetto di diverse cause intentate da Apple nei suoi confronti.
Larry Page ha definito l’acquisizione come una “combinazione naturale tra le nostre due compagnie” e, relativamente a Android, sottolinea che: “Questa acquisizione non cambia il nostro impegno a mantenere Android una piattaforma aperta. Motorola rimarrà un licenziatario di Android e Android rimarrà aperto”.
Negli ultimi mesi Motorola non ha attraversato un periodo positivo a livello di vendite e di immagine generale, ma subito dopo l’annuncio di Google, a Wall Street il titolo ha guadagnato oltre il 50%.
A questo punto, sorge una domanda importante:
gli altri produttori di smartphone e tablet Android, tra cui gli “storici” HTC e Samsung, quale atteggiamento avranno nei contronti di Android, adesso che si ritrovano un concorrente praticamente in casa?
Inoltre, questa nuova situazione porterà a un rafforzamento di Android stesso o lo rendere più debole?